Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze, 3 aprile 1895 – Beverly Hills, 16 marzo 1968) è stato un compositore e pianista italiano naturalizzato statunitense.
Mostra fin da piccolo un precoce talento musicale, iniziando a ricevere le prime lezioni di piano dalla madre. Studia al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, pianoforte con Edgardo Del Valle de Paz e composizione con Ildebrando Pizzetti, che allora era il musicista più significativo in città (a lui Castelnuovo-Tedesco dedicherà anche uno dei suoi Caprichos de Goya).
Riscuote sin dall’inizio della carriera ottimi consensi come concertista e compositore in tutta Europa, tanto che la sua produzione venne inclusa da Alfredo Casella nel repertorio della Società Nazionale di Musica (fondata dallo stesso Casella nel 1917).
Già nel 1922 opere di Castelnuovo-Tedesco vengono eseguite a Salisburgo al primo festival della International Society for Contemporary Music. Nel 1925, con La mandragola vince un importante concorso di composizione e l’opera viene rappresentata al Teatro La Fenice di Venezia.
Diverse sue opere vengono presentate in prima assoluta da Arturo Toscanini con la New York Philharmonic Orchestra, come il Concerto per violino n. 2 “I profeti” nel 1933 con Jascha Heifetz come solista e il Concerto per violoncello nel 1935 con Gregor Piatigorsky come solista. Nel 1932, Castelnuovo-Tedesco incontra per la prima volta a Venezia Andrés Segovia con il quale stabilisce una collaborazione destinata a protrarsi negli anni e che avrebbe fatto di Castelnuovo-Tedesco uno dei più importanti compositori del Novecento per chitarra classica.
Nel 1939, a causa delle leggi razziali promulgate dal regime fascista, le opere dei compositori ebrei italiani vengono messe al bando. Castelnuovo-Tedesco si vede quindi costretto a lasciare l’Italia con la sua famiglia, per trasferirsi negli Stati Uniti grazie all’aiuto offertogli da Arturo Toscanini, Jascha Heifetz e Albert Spalding.
Riceve quindi un contratto a Hollywood con la Metro-Goldwyn-Mayer, affermandosi come autore di colonne sonore per film. Tra il 1940 e il 1971 sono oltre 200 quelle a cui collabora nel ruolo di compositore di musiche originali o come arrangiatore, seppur solo 11 sono quelle che furono a lui accreditate.
Dal 1946 lavorò come insegnante di composizione al conservatorio di Los Angeles.
Ebbe tra i suoi allievi musicisti quali Elmer Bernstein, Jerry Goldsmith, John Williams, Henry Mancini, André Previn, Nelson Riddle.
Pur avendo ottenuto nel 1946 cittadinanza americana, rimane molto legato all’Italia. Nel 1958 vince il Concorso Campari con l’opera Il mercante di Venezia, che viene rappresentata nel 1961 al Maggio Musicale Fiorentino sotto la direzione di Franco Capuana con Rosanna Carteri e Renato Capecchi. Morì a Beverly Hills in California il 17 marzo 1968.
È stato un compositore molto prolifico, autore di sei opere liriche, cinque oratori, undici ouverture su lavori shakespeariani, quattro balletti e numerosi concerti per vari strumenti, oltre cento brani per pianoforte e chitarra, più di cento composizioni corali, quasi quattrocento composizioni vocali e numerose opere cameristiche.
Nella musica vocale ha musicato autori come Dante, Shakespeare e Lorca, ed è ricordato principalmente per la sua produzione per chitarra.
Il 23 gennaio 2018, ottant’anni dopo le leggi razziali e nel 50º anniversario della morte, gli sono stati dedicati il Premio del Presidente della Repubblica Italiana e la Medaglia della Camera dei Deputati.