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Epistolario vol. II: 1831-1840
Questo volume dell’epistolario copre il periodo finale della vita del compositore, dalle prime, trionfali esibizioni a Parigi (9 marzo 1831) e a Londra (3 giugno 1831), fino alla morte, avvenuta a Nizza il 27 maggio 1840. Si passa dunque dal momento forse più alto della carriera del violinista, agli anni successivi al ritorno in patria al termine della tournée europea, nel 1834, ben presto segnati dai sintomi del declino, dapprima impercettibili, poi sempre più evidenti, di pari passo col progressivo deteriorarsi della salute, fino alla tragica conclusione del maggio del 1840.
Seguendo la numerazione utilizzata nel primo volume, il secondo raccoglie 478 documenti cui fa da corollario prezioso l’appendice documentaria, scaricabile tramite apposito codice, nella quale sono inserite: lettere di Paganini, ma senza data e/o incomplete; lettere scritte da lui o destinate a lui, datate ma incomplete; lettere scritte da altri personaggi e indirizzate a terzi in cui si fa riferimento a Paganini; contratti e accordi sottoscritti dal violinista con varie società, associazioni, enti, relativamente a concerti, incarichi, progetti; documenti vari riprodotti digitalmente riguardanti attività e progetti inerenti Paganini o gli ambienti con cui l’artista era in contatto; una significativa, sebbene non esaustiva, rassegna stampa delle principali gazzette e riviste che commentano o annunciano suoi concerti o offrono notizie e considerazioni sulla sua figura, attività e composizioni; lettere di ambito temporale anteriore il 1831 rinvenute solo in tempi recenti.
Questa nuova edizione del carteggio di Niccolò Paganini restituisce al lettore un’immagine del celebre violinista assai ricca e complessa. La scoperta dei tratti più salienti del suo carattere, le idee sulla musica – propria e dei suoi contemporanei-, i viaggi, i rapporti con le aristocrazie europee, la famiglia, le vicende sentimentali, l’intensa attività finanziaria, i problemi giudiziari, i contatti con i maggiori artisti del suo tempo, le malattie, i medici (e le medicine), la stampa e i giornalisti, la liuteria, sono alcuni degli aspetti toccati nelle lettere, redatte sempre con grande immediatezza comunicativa. Come era prassi all’epoca, anche Paganini scriveva molto e la corrispondenza occupava sovente una parte importante della giornata. Sono lettere familiari e d’affari di un musicista costantemente in viaggio che consentono di ripercorrere le tappe dei suoi soggiorni, di conoscere usi e costumi delle città, di seguire i suoi stati d’animo e di riconoscere il forte legame che il grande artista volle sempre mantenere con la città natale, la famiglia e gli amici più cari.
Leggere Paganini implica anche l’immersione nella ricchezza della lingua del tempo, nelle vivaci espressioni dialettali, nelle particolarità ortografiche, grammaticali e sintattiche di testi intrisi di oralità che rendono la comunicazione per lettera una sorta di “terra di mezzo” del più ampio regno della comunicazione linguistica. L’edizione è condotta con criteri che sottopongono al lettore il maggior numero possibile di elementi dei documenti originali (dalla grafia alle caratteristiche fisiche) per trasmettere il ‘colore’ della scrittura di Paganini senza per questo rinunciare a una stesura agevole non solo per gli studiosi ma anche per il più ampio pubblico di appassionati.