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Briosa
Collezione Maurri
collana di musica per mandolino e strumenti a plettro a cura di Maria Cleofe Miotti e Vittorio Naldi
Briosa
Durante il periodo 1890-1940 assistiamo in Italia alla diffusione della pratica del mandolino. Nasce una rilevante attività editoriale e i numerosi laboratori di liuteria costruiscono anche millecinquecento strumenti al giorno; vengono indetti concorsi di composizione e molte sono le “Orchestre a plettro” che si confrontano in manifestazioni musicali in tutta la Penisola. Nei salotti della borghesia italiana, accanto al repertorio cameristico tradizionale vengono eseguiti anche brani che vedono come protagonista il mandolino accompagnato dal pianoforte o dalla chitarra; alla fine dell’Ottocento, nelle esecuzioni con strumenti a plettro, si affermano il quartetto classico (2 mandolini, mandola e mandoloncello, o liuto cantabile) e il quartetto romantico (2 mandolini, mandola e chitarra). Le pagine musicali interpretate spaziano dal repertorio più colto delle fantasie d’opera ai brani più popolari, conosciuti come ballabili (polke, mazurke, valzer, tarantelle, two-step, tanghi), di facile ascolto e rivolti a musicisti amatoriali che leggono la musica sul pentagramma e sono in possesso di una buona tecnica esecutiva. La produzione di queste danze copre circa un quarto dell’intero catalogo Maurri, ad esclusione di metodi e studi.
Questa riedizione della Polka Briosa di Luigi Vangi vuole proprio rendere omaggio alla pratica della “musica da ballo” all’epoca diffusa in tutti i ceti sociali. Questo brano è segnalato all’interno del catalogo delle Edizioni Maurri col numero 543; tuttavia di esso non esiste la partitura completa ma solo le parti staccate per primo e secondo mandolino, mandola e chitarra. Costruita nella forma standard del brano ballabile, questa Polka presenta due temi, il primo in re maggiore e il secondo in la maggiore, seguiti dal trio in sol maggiore e mi minore. Nel lavoro di revisione sono state diteggiate le parti, eliminati alcuni evidenti errori di copiatura presenti negli originali e rese omogenee alcune dinamiche presenti solo in alcune sezioni.
The period from 1890 to 1940 saw the spread of mandolin playing in Italy. Publishing was stepped up and the numerous workshops manufactured as many as one thousand five hundred instruments a day. Composition contests were organised and many “plectrum orchestras” competed against each other at music events throughout the country. In bourgeois salons in Italy, alongside the traditional chamber music repertoire, pieces with the mandolin as lead instrument were also played, with a piano or guitar accompaniment. At the end of the nineteenth century, in performances with plectrum instruments, the classical quartet (2 mandolins, mandola and mandocello) and the romantic quartet (2 mandolins, mandola and guitar) became established. The music performed ranged from the more cultured repertoire of opera fantasies to more popular dance items, known as ballabili (polkas, mazurkas, waltzes, tarantellas, two-steps and tangos), easy-listening genres for amateur musicians who can read music and who have a good technique. The production of these dances covers about a fourth of the Maurri catalogue, not including methods and studies.
This new edition of the Polka Briosa by Luigi Vangi sets out to pay tribute to the “dance” genre that was widespread throughout all the social classes at that time. This item is indicated in the catalogue of Edizioni Maurri by number 543, although it does not exist as a complete score but instead only the separate parts for first and second mandolin, mandola and guitar.
Written in the standard form of a dance piece, this Polka has two themes, the first in D major and the second in A major, followed by the trio in G major and E minor. During the revision work the fingering was included for the various parts, some obvious copying mistakes in the originals were rectified and some dynamics found only in some sections were standardised.
Im Zeitraum zwischen 1890-1940 erleben Mandoline und Mandolinenspiel eine weite Verbreitung in Italien. Es entwickelt sich eine rege Verlagstätigkeit einerseits, andererseits werden zahlreiche Instrumentenbauerwerkstätten gegründet, in denen auch bis zu 1500 Instrumente pro Tag gebaut werden. Komponistenwettbewerbe finden statt und viele „Orchestre a plettro“ – Zupforchester – treten italienweit bei musikalischen Veranstaltungen miteinander in Wettstreit. In den Salons des italienischen Bürgerstands werden neben dem herkömmlichen Kammermusik-Repertoire nun auch Musikstücke gespielt, bei denen die Mandoline als Hauptinstrument oder in Begleitung von Klavier oder Gitarre auftritt.
Am Ende des 19. Jahrhunderts behaupten sich als Formationen bei den Aufführungen von Zupfmusik das klassische Quartett (2 Mandolinen, Mandola und Mandol